Esiste un bellissimo, quanto drammatico, film con questo titolo interpretato da Emma Thompson e sua madre Phyllida Law. Un film di Alan Rickman del 1997.
Il significato del titolo, chiaro per chi abbia avuto la possibilità di vedere il film, si accosta piuttosto bene – sebbene in chiave molto più leggera – alle sensazioni che anticipano l'esperienza che sto per iniziare.
Domani mattina, sospetto molto presto, parto per il Passo del Tonale.
Ho visto le temperature medie, adatte per un bue muschiato, un po' meno per chi ama senza tentennamenti l'estate, le temperature infernali e il sole h24.
Comunque, nella vita si dice che bisogna provarle tutte (anche se mi riserverei sempre un "quasi" per ogni evenienza), quindi devo provare anche questa.
Cinque giorni a devastarmi dal freddo e a mettere a repentaglio articolazioni e tendini.
Confido molto nei rifugi, nei grappini e in una camera calda all'inverosimile.
Sono sopravvissuto all'orda di barbari che ieri saccheggiava un noto negozio di articoli sportivi, dove – da neofita assoluto – ho cercato di arrangiare un abbigliamento un filo più professionale del ragionier Ugo, ragion per cui credo di poter superare questi pochi giorni di montagna, ma nel caso qualcosa andasse storto, invece di piangermi o rimpiangermi, andatevene al mare anche per me.