Sono giorni troppo brevi, zeppi di impegni perlopiù sgradevoli, ma un minuto da dedicare alle ultime funeste notizie dovevo trovarlo.
Questa settimana va annoverata tra le più tristi da molto tempo a questa parte, in un anno già falcidiato da brutti eventi.
Se ne è andato un gigante, forse l'ultimo dei grandi registi del cinema italiano: Mario Monicelli.
Non che a lui sarebbe importato qualcosa, ma nel rispetto della persona che era e del suo stile, non aggiungo molto. Lo ringrazio solo per l'incredibile eredità che ci lascia, per la coerenza, l'intelligenza e l'inarrivabile personalità.
Autore di 106 film, regista di 68. 95 anni di arte. Nessuno giudichi, limitiamoci a godere dei suoi doni.
Altra dipartita dolorosa è quella di Leslie Nielsen, maschera comica eccezionale, ma soprattutto attore vero, con una carriera infinita. Versatile ai massimi livelli. Lo si ricorda con affetto per la lunga serie di film demenziali, parodie dei generi più classici, ma basta scorrere il suo profilo su IMDB rendersi conto che c'era molto altro.
Torno alle mie noiose occupazioni.
3 commenti:
Gente che lascerà un'impronta incancellabile:-(
R.I.P.
Ormai è immortale... grazie ai suoi capolavori.
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