24 agosto, 2016

Speriamo che stanotte ce fa dormi'!

Senza tregua.
Le mie risorse sono limitate, ma non esiste mai tregua.
Alle 10 passate Ndrondrone varca la porta dell'ufficio, e drammatico come nemmeno Lawrence Olivier in diretta da Helsinor, ha sfogato tutta la sua esperienza notturna verso un pubblico indifferente e anche un filo infastidito. Perché nessuno te l'ha chiesto e perché, soprattutto oggi, dei tuoi presunti problemi non può fregarcene di meno.
Ma quello non la smette, parla e straparla, che gli si dia spago oppure no. E mette in fila una serie di cazzate e contraddizioni senza fine.


La cronologia degli eventi. 
E' una cosa importante e ha fatto finire in gattabuia molti cialtroni.

"Ho dormito un'ora e mezza, dalle sette alle nove" (pure Francis il mulo parlante sa che sono due ore)
"Mi sono svegliato alle tre e mezza" (e quindi hai dormito almeno fino a quell'ora oltre che alle due di prima)
"Poi dopo la seconda scossa non ho più ripreso sonno" (suggerisce che tra le due scosse ti sia riappisolato e andiamo sempre a sommare)
"Ho acceso la TV su rainews24", quindi, ridacchiando prosegue "stavano facendo la telecronaca" (che cazzo c'è da ridere?)
"Poi so arrivato alle 10" (ma non è affatto chiaro il perché non sia venuto prima)
"Sennò dovevo prende' un giorno di ferie, invece così prendo due ore e vado via" (che cazzo vuol dire? arrivo alle 10 per evitare di prendere il giorno, e prendo solo due ore? E' un quiz di fisica quantistica?)


Affermazioni random.
Sempre senza domande, lui prosegue così:
"Sai, è brutto quando ti svegli che il parquet cigola. Poi ho due lampade che..." (non finisce la frase, ma ammicca come se il concetto fosse evidente).
"Il gatto è impazzito. Sai, io vivo da solo, ho il gatto. E' impazzito" (temo non sia l'evento di questa notte ad aver mandato fuori controllo lo sventurato felino).
"Poi io vivo al sesto piano" (l'altezza sarebbe più che sufficiente).


Quindi le utili conclusioni
Perle di saggezza, oserei dire

"Certo che è stata una brutta botta", e poi, sbragato sulla sedia: "Speriamo che stanotte ce fa dormi'!" chiude ridacchiando.


Ora lo so, giuro che lo so, in fondo è una brava persona. Ma non si può. Bisogna sapersi misurare, bisogna avere consapevolezza di sé, del contesto, dell'ingombro. Almeno in giornate del genere è necessario contenersi. Lui non è un mostro da web, di quelli pronti a lapidare l'aria con luoghi comuni e odio gratuito da frustrazione di vita grama. Non è uno sciacallo.
No, lo so. Ma non è neanche normale comportarsi da deficiente totale, da non capire i contorni del mondo, della realtà che si vive. E' come osservare un brutto fotomontaggio dell'alba del cinema, si vede il contorno, si capisce che è incollato su uno sfondo col quale non potrà mai mescolarsi a sufficienza. E allora, almeno, il silenzio mitigherebbe il pessimo effetto.
Soprattutto oggi.

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